Corso organizzato da NOVARTIS presso Università LUISS Business School
Roma il 9-10-11 giugno 2017
Vorrei prima di tutto testimoniare la mia gratitudine per avere avuto l’opportunità di assistere ad un evento così stimolante che mi ha permesso di prendere contatto con altre realtà consimili a livello nazionale e di fruire di una esperienza formativa ad altissimo livello.
I docenti hanno saputo suggerire nuove idee in merito a percorsi utili a coinvolgere le rappresentanze politiche negli scopi istituzionali delle associazioni dei pazienti. A questo proposito è stato trattato con molte argomentazioni quanto sarebbe efficace poter contare su una sorta di piattaforma comune a tutte le associazioni in modo da poter costituire un elemento di maggiore forza nel rapporto con la politica territoriale e nazionale. E questo anche a costo della cessione di qualche minore interesse di parte.
Questo “fare gruppo di interesse” potrebbe consentire di dialogare meglio con le istituzioni sanitarie locali, giungendo forse a integrare i criteri di priorità con i quali attualmente vengono assunte le decisioni in ambito di programmazione della salute e della prevenzione.
Sono stati trattati a tale riguardo gli effetti veramente preoccupanti della scarsità di risorse destinate alla sanità, che mettono in competizione tra di loro le persone portatrici di patologie che a quei criteri devono soggiacere, poiché mentre il budget non aumenta aumentano tuttavia le patologie ivi compresa la cronicità.
Personalmente ho rappresentato l’importanza della prevenzione primaria e secondaria e della informazione sanitaria appropriata, sulla quale ci sarebbe tanto da dire.
Per giungere alla patologia che ci occupa, la cefalea, è pratica costante che essa possa rendere difficili gli approcci alle altre patologie che affliggono un paziente, perché il mal di testa tende a sopravanzare tutti gli altri sintomi che spesso vengono così trascurati.
Il malato cefalalgico può presentare infatti altre patologie che se trascurate, finiscono per peggiorare lo stato generale. E’ molto diffuso che Il dolore cefalalgico finisca per monopolizzare tutta l’attenzione del paziente perché sa che questo dolore non guarirà ne dopo né mai.
Questa esperienza condivisa con altre persone in rappresentanza di diverse patologie mi ha fatto apprezzare ancora una volta che per occuparsi di un malato bisogna guardare alla sua totalità proprio perchè una persona non soffre mai di una sola patologia.
Un doveroso riconoscimento va alla Novartis che da molti anni promuove queste iniziative di grande respiro e fa incontrare il mondo delle associazioni di pazienti che possono usufruire di iniziative formative di tale livello.
Sebbene mi fossi preoccupata della difficoltà degli argomenti e quindi di non riuscire coglierne tutta la ricchezza, va sottolineato il linguaggio molto efficace adottato dagli insegnanti che ne ha confermato la grande competenza.
Infine non si può tacere della grande accoglienza della università ospite che è stata all’altezza dell’evento.
Cordiali saluti
Lara Merighi
Coordinatore laico Al.Ce. Group Italia