L'aura emicranica
Dr.ssa Cristina Tassorelli
Cefalee Today aprile 2001In una piccola percentuale di individui (circa l'1% della popolazione globale) l'emicrania può associarsi a sintomi neurologici di disfunzione di uno o più distretti cerebrali, definiti nel loro insieme come
"aura". Tale termine, che letteralmente significa venticello o brezza, è stato mutuato dalla branca della neurologia che studia l'epilessia, in cui viene comunemente utilizzato per identificare i segni premonitori della crisi convulsiva.
La forma di emicrania che si associa a sintomi neurologici premonitori, un tempo indicata con aggettivi come "classica", "oftalmica", "comitata", "accompagnata" o "afasica", viene oggi definita semplicemente con il termine di "emicrania con
aura".
L'aura consiste in uno o più sintomi irritativi (visione di lucine, formicolii al corpo) o deficitarii (mancanza della visione in alcune aree del campo visivo, paralisi degli arti di un lato del corpo) che precedono la cefalea e possono durare - ognuno - da 4 a 30 minuti, estinguendosi nell'arco di 60 minuti. I sintomi più frequentemente riportati sono quelli visivi, generalmente caratterizzati dalla presenza di macchie nere o luminose che si ingrandiscono, spostandosi nel campo visivo. Talora può realizzarsi un'evoluzione nel tempo dei sintomi, per cui i disturbi visivi iniziali lasciano il posto a sintomi sensori-motori (formicolio e paresi/paralisi) a cui possono seguire disturbi del linguaggio, quando è interessato l'emisfero dominante. Questo sviluppo temporale (o "marcia"

dei sintomi dell'
aura corrisponde, topograficamente, all'ipofunzione di aree corticali vicine secondo una progressione che, iniziando dalla corteccia occipitale, si sposta anteriormente.
La cefalea che segue l'
aura presenta le tipiche caratteristiche dell'emicrania: unilaterale, pulsante, intensificata dall'attività' quotidiana, associata a nausea, vomito, fastidio per la luce e per il rumore. Tuttavia è opinione comune che gli attacchi di "emicrania con aura" siano caratterizzati da una fase dolorosa meno intensa e più breve rispetto a quelli della più comune forma "senza
aura".
In base alle caratteristiche dei sintomi dell'aura ed ai loro rapporti temporali con la fase dolorosa, si distinguono vari sottogruppi di emicrania con
aura. Ad esempio, se i sintomi premonitori si protraggono fino a 7 giorni, si parla di emicrania con
aura prolungata, mentre se è presente l'
aura, ma non segue la cefalea, si tratta di
aura emicranica senza cefalea. Nell'emicrania basilare i sintomi premonitori sono legati non già ad una disfunzione corticale, bensì all'interessamento di strutture profonde poste al di sotto del cervelletto. In tal caso, l'
aura è caratterizzata dalla presenza simultanea di due fra i seguenti sintomi: disturbi visivi bilaterali, difficoltà ad articolare le parole, vertigini, ronzii, sordità, visione doppia, perdita dell'equilibrio, formicolii o paresi che interessano entrambi i lati del corpo e perdita della coscienza. Nella rara forma emiplegica familiare, per la quale sono state identificate sicure determinanti genetiche, i sintomi dell'
aura includono paresi o paralisi, anche prolungata, di metà del corpo e sono colpiti più membri di una stessa famiglia.
Nella stragrande maggioranza dei casi questi disturbi si risolvono senza complicanze. Tuttavia, per le problematiche di diagnosi differenziale con la malattia ischemica cerebrale, l'epilessia e alcune neoplasie, nonché per il potenziale aumento del rischio per disturbi cerebrovascolari, appare importante consultare prontamente il medico specialista che consiglierà gli accertamenti, le cure e le precauzioni necessarie.
Dr.ssa Cristina Tassorelli